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Un respiro "profondo" aiuta la sessualità

Respirare profondamente è sessualità


Usare la respirazione per ridurre la propria ansia e migliorare così la sessualità


Respirare ci permette di vivere, se smettessimo moriremmo. Gli animali respirano, le piante respirano. La respirazione è parte della natura, della vita. Quando osserviamo un neonato mentre dorme, possiamo accorgerci che il suo respiro è lento, lungo e profondo; avviene in modo spontaneo e coinvolge tutto il corpo, trasmette a chi si trova vicino al piccolo, un senso di tranquillità. Con il passare degli anni, però, il respiro cambia: sempre più, i bambini bloccano il respiro, lo trattengono, a volte lo reprimono. Pian piano lo limitano, spesso come conseguenza di una paura o di uno spavento. Quando il bambino sente un pericolo, inizia a non respirare più in modo profondo oppure comincia a respirare “a scatti”, per successive contrazioni, evitando di sentire tutte quelle emozioni che evidentemente per lui sono troppo intense da gestire.

Che succede se all’improvviso vi trovate davanti un uomo armato? O vi trovate in una qualunque situazione di pericolo? Sicuramente bloccate il respiro e, quando lo riattiverete, perché non si può stare senza respiro, esso non sarà come prima.

Così un bambino che spesso sente emozioni quali la paura o la rabbia e non può esprimerle, imparerà a bloccarsi e a trattenersi; imparerà che arrestare il respiro gli permette di non sentire il corpo e le sensazioni che a lui non piacciono

Così facendo il corpo comincerà a strutturarsi in modo rigido così da proteggersi dalla possibilità che qualche emozione possa “uscire fuori”. La persona comincerà a controllare, ad avere un atteggiamento fisico che parlerà, come fosse un racconto, della sua storia. Ad esempio, un torace molto gonfio, tirato verso l’alto, esprimerà una grande paura continuamente trattenuta. Il corpo comunicherà più delle parole che si potranno pronunciare. Un uomo troppo silenzioso, esprimerà chiusura, ansia, paura così come un uomo logorroico potrà nascondere le proprie paure dietro fiumi di parole. Avremmo quindi, in questi casi, corpi ritirati o corpi continuamente tesi. In entrambe le situazioni il respiro non libero e profondo. Quel bambino che ha dovuto trattenere diventerà un uomo dal respiro veloce, superficiale e corto. Non si concederà la possibilità di farsi “sorprendere” dall’ imprevisto perché sentirà il bisogno di controllare tutto: se non controllerà, temerà di perdersi. Allo stesso modo nella sessualità: non possiamo tenere sotto controllo la sessualità, e questa sensazione d’impotenza ci manda in confusione, ci fa chiudere, ci crea sconforto continuamente perché pensiamo di essere carenti in qualcosa. In questa condizione il respiro non c’è. Il torace è bloccato. Il diaframma è bloccato. Un bambino che ha ricevuto messaggi sulla masturbazione del tipo: fa male alla salute, chi la pratica andrà all’inferno o diventerà cieco etc, tenderà a masturbarsi di nascosto, in una situazione di isolamento per non essere punito; la sua ansia crescerà insieme ai sensi di colpa, il diaframma si contrarrà e quindi la respirazione non sarà più fluida. La stessa reazione corporea si verifica in situazioni di aggressioni verbali, di imposizioni e minacce.

La sessualità è emozione e ci si emoziona solo se il respiro va in profondità. Un respiro contratto porta a trattenere le emozioni a dover mantenere un controllo mentale per non sentire le sensazioni. Nel mio lavoro aiuto le persone a riprendere contatto con il respiro profondo, a respirare coscientemente cercando di reimparare a conoscere e percepire il corpo, a reincontrare quelle tracce del passato che con la costante contrazione abbiamo trascurato e allontanato dalla memoria. Aiuto i miei pazienti a riconquistare quel corpo che per molti anni hanno dimenticato, ricordando loro che, l’unica strada utilizzata dallo stesso corpo per farsi ricordare, è  la manifestazione di sintomi sessuale o non, quali l’ipocondria, gli attacchi di panico,le fobie, le ossessioni e compulsioni, le ansie in generale.

Il respiro è il corpo. Recuperare un respiro più profondo, può essere d’aiuto per ricontattare i sentimenti e le emozioni più profonde che ora possono essere espresse senza timore. Ritrovare il proprio corpo permette di comprendere che la sessualità non è performance e quindi solo organi genitali, ma è la totalità di se stessi in cui il piacere viaggia attraverso ogni cellula del corpo e non solo in pochi cm.

Dott. Giacomo Del Monte

www.sessuologogiacomodelmonte.com











ultima modifica: 30/11/-0001

in: Approfondimenti sulla sessualità / Fisiologia della sessualità