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L’importanza del partner nella disfunzione erettile

Quando la relazione è "impotente"


Possiamo distinguere diversi contesti all’interno dei quali si può manifestare il disturbo erettile.


I contesti più diffusi dove la Disfunzione Erettile si manifesta sono i seguenti:

• giovani alle loro prime esperienze che a volte rimandano il momento dell’incontro sessuale per timore di non farcela;

• coppie collaudate che da sempre hanno convissuto con questa difficoltà mantenendo nel tempo un’attività sessuale di tipo non coitale;

• coppie che si trovano improvvisamente di fronte a questo disturbo che non sanno come affrontare e si trovano a ripetere un copione sessuale fallimentare;

• coppie più anziane dove il disturbo può essere indice di un decadimento fisiologico più generale o sintomo di altre patologie;

• uomini che si trovano a vivere una nuova relazione dopo la fine di una precedente, dove il disturbo si inserisce con i suoi significati di riadattamento relazionale.

La presenza di una relazione di coppia non è di per sé un fattore protettivo rispetto all’insorgenza della disfunzione erettile, anzi spesso è proprio nella qualità della relazione di coppia che si inserisce un disfunzionamento di questo tipo. Alcune semplici domande possono aiutare il paziente a capire che ruolo ha il partner per lui:

• Ha parlato di come vive la sua difficoltà con il partner?

• Come ha reagito/reagisce il suo partner alla difficoltà di cui mi parla?

• Il suo partner è al corrente che lei è sta cercando aiuto per questo problema?

• Che strategie sono state usate ad oggi per fare fronte alla difficoltà?

Avere condiviso con il partner la difficoltà e la necessità di affrontarla ci indica già un livello buono di comunicazione, in caso contrario siamo di fronte ad una situazione relazionale che andrebbe aiutata ad essere esplicitata in modo più chiaro e che richiede un intervento integrato attraverso il coinvolgimento di un sessuologo. Inoltre, in una ottica integrata, la presenza e il coinvolgimento del partner sono risultati essere due fattori importanti per la prevenzione dell’abbandono del farmaco. L’integrazione tra approccio farmacologico e sessuologico consente di far fronte all’abbandono del farmaco (drop out) aiutando gli uomini e le coppie a riappropriarsi della loro vita sessuale attraverso un percorso biopsicosociale. Accanto alla ricerca di una soluzione farmacologica con l’approfondimento degli aspetti fisiologici, si può così indagare anche sui significati più profondi e simbolici della sessualità maschile, sulle dinamiche della relazione di coppia, reale o immaginaria, sulla soddisfazione sessuale, che va al di là del solo buon funzionamento genitale. Lavorare in modo integrato prevede una volontà di realizzare un servizio realmente centrato sul paziente con il fine di cucire su misura il trattamento più adeguato alle sue esigenze.








ultima modifica: 29/03/2017

in: Disturbi sessuali maschili / Disfunzione erettile o impotenza