L’arte di sedurre: come portare a sé gli altri

Chi ha il sale condisca la minestra!

Il buon seduttore è quello capace di stabilire un contatto efficace con le cose che lo circondano attraverso i mezzi che ha a disposizione: c’è chi usa la parola, chi le proprie capacità manuali, chi il proprio corpo (o una parte di esso), chi addirittura sfodera le proprie armi in cucina ecc. E naturalmente mantiene viva la relazione anche dopo la conquista!

Ma la seduzione è una dote di pochi o è piuttosto qualcosa di determinato universalmente?

La risposta è semplice. Essa è una propulsione universale, ma ciò non significa che siamo tutti ottimi seduttori. Molti credono che esista un copione a cui attenersi e che, usciti da determinati schemi, si venga in automatico “squalificati” dai giochi. Niente di più sbagliato! Il segreto è invece mostrarsi per quello che si è, nella propria unicità, fatta sicuramente di difetti ma che appartengono solo a quella persona e la rendono, per questo, irripetibile…seducente. Ciò forse risulta più facile per i più giovani, più genuini e meno schiavi delle convenzioni.

Qualcuno starà pensando che è facile a dirsi e un po’ meno a farsi. Spesso la paura di essere respinti può bloccare qualunque movimento di apertura. A questi dico che, posto che non si può piacere a tutti, vale sempre la pena tentare, senza aver timore di mostrare la propria fragilità e sensibilità, che per qualcuno potrebbe risultare affascinante.

Basta dunque la spontaneità? No, certo. Importante è anche mantenere sempre un pizzico di mistero affinchè l’altro non perda mai l’interesse per il proprio mondo. Dunque teniamo sempre qualche piccolo segreto nel cassetto, qualcosa di non svelato!

Cari amici sedotti, dunque “lanciate il sasso e nascondete la mano” stando attenti a non svelare subito le vostre carte.

E voi cari amici seduttori, voi che avete il sale, “condite la minestra”!