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L'EFFETTO PLACEBO E NOCEBO IN ANDROLOGIA

Come la mente può condizionare il corpo


L' Andrologo deve saper fare counselling



E’ opinione comune che se crediamo fermamente che una sostanza abbia un determinato effetto sul nostro organismo, questo effetto in un qualche modo si realizzerà. Se questo effetto è “aspettato positivo”, si parla di effetto placebo, se è “aspettato negativo”, si parla di effetto nocebo. meccanismi attraverso i quali si realizzano questi due tipi di effetti sono molto complessi ed intricati, riguardano la nostra mente, ed in particolare una zona particolare del nostro cervello, ancora poco conosciuta, chiamata Sistema Limbico. Qui, attraverso delle interconnessioni nervose, dove esistono delle sostanze chimiche, chiamate neurotrasmettitori (la più importante di tutte sembra essere la dopamina, ma entrano in gioco anche le endorfine), alla somministrazione di una sostanza, che noi riteniamo in qualche modo ”attiva” sul nostro organismo si ingenera una “aspettativa” che , a seconda del contesto positivo o negativo in cui avviene questa somministrazione, ci porterà a stare meglio o peggio rispetto allo stato di salute di partenza. Negli studi sull’argomento si parla di circuito cerebrale della ricompensa (per l’effetto placebo) e di circuito cerebrale delle aspettative negative (per l’effetto nocebo) In Andrologia le situazioni dove si può verificare un effetto placebo o nocebo sono molte.Per quanto riguarda ad esempio l’effetto placebo, a volte in casi in cui un paziente manifesta un disturbo sessuale (problema di erezione o di eiaculazione) ed effettuati gli accertamenti diagnostici del caso, non si rilevano alterazioni organiche che giustifichino il problema, l’Andrologo può decidere di ricorrere all’uso di una sostanza che non ha alcun effetto terapeutico, ma a cui lui dà una valenza terapeutica (il cosiddetto effetto rinforzo), tale che il paziente, dopo la sua assunzione, manifesta un sensibile miglioramento del disturbo. Di contro, per quanto riguarda l’effetto nocebo, quando l’Andrologo si trova a dover usare un farmaco che abbia dei potenziali effetti collaterali sul paziente e questi vengono dettagliatamente spiegati, in persone particolarmente ansiose e suggestionabili da questo punto di vista, c’è la concreta possibilità che questi disturbi si realizzino puntualmente! Per concludere alcuni studi da parte di ricercatori dell’Università di Harvard, hanno evidenziato, non solo tratti caratteriali che sembrano collegati al fatto di essere un buon “responder” al placebo, ma che addirittura esistono nel nostro codice genetico, almeno undici geni che molto probabilmente hanno a che fare con una risposta placebo o nocebo ad un qualunque atto di natura medica venga su di noi praticato.

 

 









ultima modifica: 30/11/-0001

in: Disturbi sessuali maschili / Altre disfunzioni sessuali