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Il disturbo dell'orgasmo femminile

La disfunzione sessuale più diffusa


Le donne non raggiungono l'orgasmo esclusivamente attraverso una penetrazione vaginale-


Le donne interessate da questo disturbo non raggiungono da almeno 6 mesi l’orgasmo durante i rapporti sessuali e se lo raggiungono, esso si verifica in ritardo, in maniera infrequente o decisamente poco intensa.

Sebbene si tratti della disfunzione sessuale femminile più diffusa, identificare con certezza questo disturbo non è tra le cose più semplici, poiché le donne mostrano un'ampia variabilità nel tipo e nell'intensità della stimolazione che induce l'orgasmo e nei significati che attribuiscono a questa esperienza.

È presente infatti in molte donne la preoccupazione di non riuscire a raggiungere l’orgasmo attraverso la penetrazione, ma solo stimolando direttamente la clitoride durante o al di fuori della penetrazione. Questo è spesso associato all’aspettativa condivisa socialmente secondo cui l’orgasmo possa avvenire solo ed esclusivamente attraverso una penetrazione vaginale.  

Tuttavia, da un punto di vista fisiologico, la distinzione tra orgasmo clitorideo e orgasmo coitale è priva di senso. L’unica differenza è che nel primo caso la stimolazione del clitoride è diretta, nel secondo è indiretta. Per cui l’orgasmo clitorideo è una variante assolutamente normale della risposta sessuale femminile.

Le sensazioni orgasmiche in presenza o assenza di coito possono rivelarsi diverse e soggettive: se in presenza di penetrazione la vagina si stringe attorno a un oggetto "esterno", stimolando direttamente la clitoride, le contrazioni vaginali avvengono sul "vuoto”.

Cause

Diversi sono i fattori che, in interazione, possono esitare nel disturbo:

§ Organici. Effetto secondario di alcuni farmaci o di disturbi dell'umore, come la depressione.

§ Psicologici. Una mancata e/o errata conoscenza dell'anatomia genitale femminile e della loro funzione, l'ambivalenza verso l'esperienza del piacere, la tendenza ad auto osservarsi durante l'atto sessuale (spectatoring) concentrandosi sulla "prestazione" piuttosto che sulle sensazioni, l’incidenza di fattori culturali educativi o familiari che rendono l’esperienza sessuale fortemente negativa, il timore di perdere il controllo nel momento di maggior piacere o la paura di dipendere dal partner.

§  Di coppia. La stimolazione sessuale inefficace da parte del partner, l'incapacità di comunicare i propri desideri, fantasie e preferenze al partner, l'elevata conflittualità di coppia o una disfunzione sessuale del partner (come ad esempio l’eiaculazione precoce o la disfunzione erettile)

Il disturbo può presentarsi anche secondariamente ad un’altra disfunzione sessuale, come ad esempio il dolore coitale o la scarsa libido. Escluse le cause organiche, un intervento psico-sessuologico individuale e di coppia può rivelarsi efficace e risolutivo.

  Dott.ssa Francesca Guastamacchia

Bibliografia:

American Psychiatric Association. Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Washington, DC; 2013.

Fenelli A, Lorenzini R. Clinica delle disfunzioni sessuali. Firenze: Carocci Editore; 2013

Jannini EA, Maggi M, Lenzi A. Sessuologia Medica: Trattato di psicosessuologia e medicina della sessualità. Milano: Elsevier; 2007

Kirana PS, Tripodi F, Reisman Y, Porst H. The EFS and ESSM Syllabus of Clinical Sexology. Amsterdam: Medix Publisher; 2013.









ultima modifica: 28/05/2015

in: Disturbi sessuali femminili / Anorgasmia