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HIV e AIDS nel 2015

La situazione


Situazione allarmante: il numero degli infetti non cala. Il fenomeno del Bugchasing.


Ci sono delle volte in cui invece di andare avanti si va indietro. Nella vita i passi falsi, le incertezze, i momenti negativi, possono esserci e ci fanno tornare indietro a delle situazioni che credevamo superate e che invece siamo nuovamente costretti ad affrontare perché in fondo non superate completamente.

Quando ciò accade in ambiti sociali, vasti, ampi come quello della Salute, della Prevenzione e della Ricerca, c’è da farsi una domanda.

Da quando nel 1981 fu scoperto l’AIDS, e dal 1983 la sua causa, ovvero il virus dell’HIV, sono morte oltre 25 milioni di persone, una delle più gravi epidemie della storia. Le campagne di prevenzione che si sono succedute negli anni hanno fatto sì che il preservativo, unica arma di prevenzione contro l’HIV e contro altre malattie a trasmissione sessuale, diventasse maggiormente conosciuto e utilizzato. Ebbe così tanto successo che ci fu un calo notevole nelle infezioni nei rapporti omosessuali (i più a rischio infezione), e anche in quelli eterosessuali ci fu un discreto calo, anche se il costo e l’ostilità stereotipata nei confronti del profilattico non hanno favorito il suo successo.

Le statistiche recenti vedono la situazione stabile in maniera preoccupante da qualche anno con una prevalenza delle infezioni nei maschi aventi rapporti omosessuali. Diamo qualche numero: le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2013 sono, infatti, maschi nel 72,2% dei casi e la causa principale dell’infezione è nell’avere rapporti sessuali non protetti. Stiamo parlando dell’altissima percentuale dell’83,9%. Altro grave problema è che chi arriva ad avere la diagnosi di sieropositività, viene solitamente già con i primi sintomi della malattia se non con l’AIDS conclamato, in altre parole sono già sieropositivi da diversi anni senza saperlo, condizione che aiuta il diffondersi della malattia.

Il fenomeno del “bugchasing”, recentemente portato alla ribalta dalle trasmissioni televisive, è un qualcosa che va ad aggravare ulteriormente una situazione già di per sé estremamente grave. Costoro cercano attivamente una persona sieropositiva (detta “gift giver”) per contrarre il virus. Il fenomeno psicologico alle spalle è oggetto di studio, si stanno formulando diverse ipotesi tra le quali la percezione del gesto come estremamente erotico, taboo, e una forma di sadomasochismo. La legge italiana ovviamente vieta tale pratica anche tra adulti consenzienti. Non scordiamoci che le cure per l’HIV, in Italia, sono impegnative sia da un punto di vista psicologico che economico e la certezza matematica di una cura ancora non c’è.









ultima modifica: 09/12/2015

in: News / Contraccezione