Erezioni permanenti?

Dunque: Forma o sostanza?

L’accessorio maschile più diffuso nel XV secolo era una specie di erettore permanente e faceva bella mostra di sé nei pantaloni degli uomini: si trattava di una braghetta colorata ma soprattutto bene imbottita che non poteva mancare nell’abbigliamento portato in dote dall’uomo che peraltro lo sfoggiava con disinvoltura sotto lo sguardo compiaciuto delle giovani cortigiane.

Probabilmente già da allora si poteva parlare di una specie di incertezza rispetto alla propria potenza fallica quasi a significare che un pene di piccole dimensioni (o supposto tale) significasse incapacità di dare piacere alla propria donna. Insomma portare a spasso un’erezione ”visibile” era allora ed è ancora oggi un segnale di virilità. Infatti ben poco è cambiato se si osservano i messaggi e le offerte pubblicitarie che inondano i nostri siti e che offrono, senza interventi chirurgici, allungamento del pene, membri due volte più grossi e circonferenze maggiori. Le immagini che accompagnano queste promesse sono spesso immagini femminili, quasi a sottolineare che chi fa la richiesta all’uomo di rendere più grande il suo membro è proprio la donna, che sarà la beneficiaria principale dell’acquisto del prodotto miracoloso per il suo partner. Insomma sembra che la richiesta di acquistare straordinarie promozioni di prodotti per aumentare dimensioni e attributi, stia coinvolgendo soprattutto il mondo femminile che spinge all’acquisto, sperando in prestazioni sessuali migliori. L’uomo che si sottrae alla richiesta appare disattento alle legittime richieste della sua donna e, stando alla percentuale di successi che i siti di vendita del prodotto ventilano, sembra che le vendite dei prodotti pubblicizzati siano in netto aumento.

In realtà il rapporto potenza sessuale e dimensioni non è così lineare e spesso l’invito a cogliere promesse di paradisi concupiscenti lascia il posto a delusioni e falsi miti.

Dunque riflettete bene su questo dubbio amletico: forma o sostanza?