Dispareunia e vaginismo

Il dolore durante il rapporto sessuale in un caso, l'impossibilità di averlo nell'altro

Nella pratica clinica questi due disturbi sono spesso confusi o ignorati dalle pazienti in quanto spesso vengono semplicemente ricondotte alla loro incapacità di raggiungere l’ orgasmo durante il rapporto quando in verità le cose sono leggermente più complesse ma non per questo prive di soluzione.

Per quanto riguarda la dispareunia, essa è: “un persistente e continuo dolore genitale nel corso di un rapporto sessuale o dopo di esso” (Dettore D.).  Esso può essere presente sia nel maschio che nella femmina ma non vi sono dati epidemiologici per quanto riguarda quella maschile.

La maggioranza delle dispareunie sono considerate una variante della “Sindrome della Vestibolite Vulvare” che avviene nel periodo precedente la menopausa, ovvero un dolore avvertito all’ingresso della vulva, sollecitato facilmente dal pene durante la penetrazione.

Può avvenire anche dopo la menopausa per via di un’atrofia vulvare o vaginale.

Le cause psicologiche invece sono da ricondursi a stati ansiosi che alterano la lubrificazione e il tono muscolare vaginale (uno stato di tensione che per intenderci può essere paragonato ad una contrattura muscolare).

La differenza con il vaginismo sta nel fatto che qui la penetrazione è possibile, anche se spiacevole e dolorosa.

Nell’uomo sembra le cause siano di natura fisica (postumi chirurgici da fimosi) o psicologica (spasmi pelvici simili a quelli della donna).

Nel vaginismo invece, il DSM ci insegna che è lo spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina, ovvero una forte contrazione vaginale senza alcuna causa fisica ma solo come conseguenza della paura di essere penetrate.

Le cause sono principalmente di natura psicologica e la terapia mansionale integrata, prevista nel percorso sessuologico, è solita dare ottimi risultati.