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Annullare la circoncisione?

Non tutti sanno che è possibile.


La circoncisione maschile (dal latino “circumcidere” che significa “tagliare intorno”) è una pratica che consiste nella rimozione chirurgica del prepuzio del pene, che viene esercitata da circa un terzo degli uomini di tutto il mondo soprattutto per motivi religiosi, culturali, igienici o estetici.


Perlopiù la scelta di tale pratica viene esercitata dai genitori quando il bambino è piccolo e in alcune culture assume anche un importante significato quale rito di passaggio all’età adulta. e in alcune culture assume anche un importante significato quale rito di passaggio all’età adulta. Soprattutto all’interno della popolazione omosessuale nordeuropea, in gran parte per motivi estetici, sta aumentando la richiesta di annullare la circoncisione. Pare che attualmente sono circa 100000 gli uomini che stanno optando per il ripristino del prepuzio, tanto che è stata costituita negli Stati Uniti addirittura una associazione chiamata NORM (Organizzazione Nazionale degli Uomini che richiedono il ripristino). Diverse sono le soluzioni che esistono per effettuare questo intervento, divisibili in modo sommario tra tecniche chirurgiche e meccaniche. La chirurgia in questo campo può essere definita ancora aneddotica; infatti non c’è molta esperienza fatta nel settore ed esistono tuttora pochi studi di follow-up che ci possano confermare l’efficacia a lungo termine della tecnica. Prima di arrivare a questa decisione sarebbe molto importante che gli uomini interessati fossero sottoposti ad un counselling per parlare della natura inusuale della chirurgia in questi casi e spiegare bene le possibili complicanze ed i risultati ottenibili. Andrebbero valutate attentamente la storia psicologica del paziente ed eventuali aspettative irrealistiche relative all’intervento.

Nuove tecniche               genetiche, secondo le stime disponibili, dal 2019 permetteranno la rigenerazione del prepuzio mediante il DNA. In attesa di maggiori studi sulla chirurgia e dell’implementazione delle tecniche genetiche, diverse sono                   le soluzioni meccaniche disponibili.

Le tecniche non-chirurgiche richiedono molto tempo e pazienza; tuttavia, garantiscono l’incremento dell’autoefficacia ed una migliore garanzia che il risultato sia simile alle aspettative sperate. Ci sono delle precauzioni da seguire: non vanno utilizzate di notte, a causa delle erezioni notturne, non bisogna arrivare al punto che si provi dolore durante o dopo l’uso dell’attrezzo, seguire le indicazioni come vengono date senza essere troppo zelanti ed esagerare, non provocare al pene costrizioni che causino dolore o che facciano cambiare colore al tessuto, utilizzare appunto il colore del pene come segnale per testare la pressione sanguigna. Inserendo su un qualsiasi motore di ricerca, le parole “foreskin restore” è possibile vedere ed acquistare una serie di strumenti che possono aiutare a tale scopo. Una delle tecniche più utilizzate, considerate da alcuni la più veloce, prevede l’utilizzo di un nastro chirurgico con micropori (chiamato Tape) per l’allungamento della pelle dell’asta del pene e la creazione di un neoprepuzio. Tessuti come Tegaderm, Rejuveness ed Elastoplast non sembrano efficaci nell’ottenere lo stesso effetto.

Insomma, sembra la circoncisione non sia più così definitiva!

 








ultima modifica: 31/03/2016

in: News / Curiosità