ATTENZIONE! La tua versione di Microsoft Internet Explorer è obsoleta.. e ti fa vedere tutti i siti moderni sfalsati. Aggiornala adesso cliccando qui!

3° Congresso Nazionale Associazione Andrologi Italiani

(AssAI)


Il congresso nazionale della Associazione Andrologi Italiani si è svolto nella storica cornice del Castello Angioino di Gallipoli.


Già il titolo del convegno “Coppia senza barriere” mostrava l’impegno dell’associazione ad un approccio olistico che prendesse in considerazione non solo l’uomo ma anche la eventuale partner e le dinamiche sessuali e relazionali che tra loro si instaurano. L’interessante programma scientifico ha visto susseguirsi           relazioni che hanno affrontato molteplici aspetti della salute sessuale e relazionale da un punto di vista multidisciplinare. Diverse le “novità” presentate: dal counselling nutrizionale per l’infertilità di coppia, che valorizza l’importanza di non medicalizzare tale situazione ma sottolinea l’interesse nel trovare, invece, aiuti naturali nella soluzione, a nuovi farmaci per la disfunzione erettile, che prevedono l’applicazione diretta sul pene, piuttosto che il solito uso orale, ed offrono minori effetti collaterali e buoni risultati anche quando i classici trattamenti sembrano fallire.

 

Importante anche l’idea di organizzare, parallelamente al convegno, un incontro di educazione sessuale con gli studenti delle scuole superiori, fase della vita cruciale per la salute sessuale, con i primi rapporti e le prime relazioni, che costituiranno la base per tutti quelli futuri. Esperienze positive in questa fase preparano il terreno per una vita sessuale e relazionale soddisfacente, mentre vissuti negativi possono essere il nucleo su cui si instaurerà poi un problema sessuale o di relazione con gli altri.
Forte, dunque, l’attenzione data alla psicologia ed alla sessuologia. Eccellente la progettazione di un corso pre-congressuale dedicato al burnout degli operatori: la sindrome del burnout può ripercuotersi negativamente sull’efficienza e sull’efficacia professionale degli operatori sanitari, arrivando a determinare errori professionali, difficoltà nell’interazione con il paziente, tensione ed ansia lavorativa, fino a quadri conclamati di depressione. E’ stato affrontato il carico emotivo che soprattutto le coppie infertili riversano sull’operatore sanitario a causa della loro condizione o dei fallimenti delle tecniche di riproduzione assistita, che può provocare all’operatore un distress lavorativo che comporta demotivazione ed insoddisfazione professionale. Le conseguenze negative sono inevitabili: sanitari disattenti, frettolosi, scostanti, sfuggenti, non empatici. Il corso si è proposto come un suggestivo laboratorio teorico-esperienziale, intendendo fornire all’operatore sanitario che si occupa di medicina sessuale e riproduttiva strumenti utili per gestire meglio il carico emotivo derivante da un attività sanitaria così complessa.

 

Si è parlato, quindi, di onco-fertilità, di tumori che possono guarire grazie a terapie adeguate che, però, minano la fertilità; di disabilità fisica, che rende difficile, se non impossibile, la vita sessuale e riproduttiva.

 

Insomma, un evento molto utile cui sono felice di aver partecipato e che spero di avere il piacere di seguire anche nelle future edizioni.








ultima modifica: 29/11/2015

in: News / Sessualità e altro